Edoardo Bassetti è nato il 20.05.1996 nelle Marche, nel cuore delle terre colpite dal terremoto del 2016. Nel luglio del 2020 si è laureato con lode in Italianistica, all’Università di Bologna, con la tesi “Artemisia e Artemisie. Anna Baanti e la riscrittura di un romanzo fenice” curata dal Professore Marco Antonio Bazzocchi. Attualmente sta svolgendo il Dottorato in Filologia e critica presso l'Università di Siena. Ha pubblicato articoli scientifici e racconti. Collabora inoltre con una rivista on-line del riminese e, dal 2019, è iscritto all'albo dei Giornalisti Pubblicisti.
CONTATTI
Bernhard Marr
LA CABALA DI CASANOVA in L’OCCULTISMO DI GIACOMO CASANOVA E ALTRI SAGGI
San Donato (MI), Edizioni PiZeta, 2014
pp. 247, € 15,00
ISBN 978887625653
Ci eravamo lasciati con una panoramica di tutto quello che fu Giacomo Casanova, oltre che un donnaiolo ed un avventuriero. Vorremmo ora, invece, approfondire un preciso aspetto della sua persona,
quello della cabala. Una cabala anch’essa declinata in una ben precisa chiave: in quella che è stata, cioè, - come abbiamo già visto – la vera e propria ossessione di Giacomo Casanova, il suo
pensiero fisso: essere qualcuno, e distinguersi dalla massa.
L’OCCULTISMO DI GIACOMO CASANOVA E ALTRI SAGGI
San Donato (MI), Edizioni PiZeta, 2014
pp. 247, € 15,00
ISBN 978887625653
C’è una premessa che dovrebbe essere sempre chiarita, prima di parlare di Giacomo Casanova. Una premessa quasi scontata, talmente scontata che spesso finisce per essere dimenticata. Una premessa così evidente da diventare sottile: Casanova, a differenza di un Don Giovanni o di altri libertini del nostro immaginario, è stato un uomo reale, storico, e non un personaggio di qualche commedia, film o romanzo. È questo un errore che è stato commesso anche da grandi uomini di lettere come Foscolo, che non poteva fare a meno di pensare a Casanova come ad un personaggio ideale; l’autore de le Ultime lettere di Jacopo Ortis è, però, solo uno dei più celebri di quel nutrito gruppo di critici che misero in dubbio la sua reale esistenza - poi dimostrata ampliamente. Da dove nasce questa sistematica e programmatica avversione nei suoi confronti, volta in qualche modo a sminuirne il valore letterario?
Giacomo Casanova
MEMORIE SCRITTE DA LUI MEDESIMO
Milano, Garzanti, 2015
pp. 352, € 12,00
ISBN 9788811810858
«Ho sempre pensato che non v'è merito alcuno nel serbarsi fedele a una creatura cui si vuol bene».
Difficile trovare una massima che racchiuda meglio ciò che è stato Giacomo Casanova. Perché si fa presto a dire seduttore infallibile, donnaiolo infaticabile, ma egli riesce sempre ad essere, in realtà, qualcosa di più: alla continua ricerca non tanto del rapporto occasionale, quanto dell’occasione del rapporto. Può capitare che, appena concluso un appuntamento galante, Casanova non sia davvero soddisfatto fin quando la sua donna non gli dica “ti amo”, perché è innanzi tutto lui a volerle bene, anche se ciò non implica affatto che egli debba rimanerle fedele. Amore e fedeltà, due aspetti che appaiono - o che perlomeno fingiamo di credere - così inscindibili ai nostri occhi, sono senza imbarazzo considerati indipendenti dall’autore veneziano. La religione gioca la sua parte, non c’è dubbio, ma è prima ancora un aspetto che va contro il perbenismo della società borghese, e a tutte quelle convenzioni che restavano strette, troppo strette, ad un uomo come Giacomo Casanova.
Rossella Milone
IL SILENZIO DEL LOTTATORE
Roma, Minimum Fax, 2015
pp.226, € 14,00
ISBN 8875216746
di Edoardo Bassetti
«Non lo sapevo cosa aveva nella testa, ma nelle mani e nel corpo aveva qualcosa che io riconoscevo come mio, qualcosa di mio che ora era suo» (p.161).
È questa la miglior chiave di lettura che Rossella Milone ci fornisce all’interno della sua opera, un periodo che illumina tutto il testo circostante: solo quando il suo silenzio si fa realmente assoluto, il lottatore riesce a cogliere il linguaggio del proprio corpo, il più vero e spontaneo mezzo di comunicazione. Solo quando il corpo è lasciato libero di esprimersi, veramente senza alcuna riserva razionale, riesce a raggiungere un livello di espressività superiore. Veicolo di questa corporeità materiale è una scrittura percettiva, sensoriale, che indaga affondo gli impulsi, le reazioni, e le inconsce tensioni dell’essere umano.